The Kingdom in the Sun
I discendenti dai vichinghi che, nell'11mo secolo, giunsero in Italia, crearono là il loro "Regno nel sole". Il nostro, mille anni dopo, si trova invece nella sim di Matamata, presso il mondo virtuale di Second Life. Siamo un gruppo di amici che si dedica al gioco, all'arte e alla produzione di "machinima", video di animazione in grafica 3D, a cui sarà in gran parte dedicato questo blog.
giovedì 9 giugno 2016
Minotaur's Band
Il primo giorno della primavera 2014, alla Galleria Michelangelo di Roma, fra i tanti splendidi quadri dell'esposizione "Il tesoro nascosto di Vincenzo Marano", ho notato questo piccolo olio su tavola, raffigurante una barca alla deriva con sopra un Minotauro violoncellista che si accompagna ad una sirena che strimpella ed una danzatrice nuda.
"Minotauro Band", il titolo del dipinto. Altri minotauri, con il loro labirinto, e altre sirene, musicanti o linguacciute, spiccavano su altri dipinti. Ho provato a immaginar questi personaggi come protagonisti di un mio video... l'idea era lì, potevo afferrarla subito, ma l'ho lasciata cadere.
Quest'anno la stessa esposizione si è tenuta a Catania, alla Galleria Puggelli di Palazzo Sangiuliano, e l'idea mi è di nuovo venuta incontro, e di nuovo ancora l'avrei probabilmente rimandata indietro, per i fatti suoi, come tante altre che non sono mai riuscito a concretizzare, e magari sono lì, buttate da qualche parte dove forse un giorno finiranno con il riemegere.
Ma purtroppo nei giorni stessi dell'esposizione, al principio di marzo il pittore, Vincenzo Marano, è venuto a mancare. Avrei potuto far cadere ancora una volta l'idea del video e i personaggi che mi si erano delineati in mente: un peloso, quasi interamente bestiale, Minotauro, le lascive sirene, la danzatrice nuda che non poteva che essere Arianna, ma non la Arianna del mito, donna perdente e disillusa. E anche un duro cavaliere che va all'assalto del Minotauro: sarà buono o cattivo? oddio, gli uomini, i conquistatori nelle guerre o negli amori, come è o come non è, diventano spesso cattivi.
Ed eccolo qui il video per cui ringrazio: Lila/Emanuela che come sempre mi ha aiutato, per le musiche questa volta, le sirene dela mia fantasia stessa e una in particolare, SamanthaLynn, la mia sirena americana (del Mississippi?) che non ha potuto partecipare, per motivi di salute, ma mi è stata vicina egualmente, ed Eva, che per l'occasione ha cambiato il suo nome in Arianna, con cui ho realizzato il manifesto in apertura del post.
E, naturalmente, Donatella che mi ha spinto a completare il video.
sabato 31 ottobre 2015
The Revenant!
Ed ecco il video per Halloween 2015, interamente girato a Matamata, con l'aiuto fondamentale, nella parte della protagonista, della "nuova" coinquilina Elegance Kersin, e con Princess Anna e Zeligh che interpretano una coppia ispirata chiaramente a quella voodoo di baron Samedi e madame Brigitte, bellissimo sopratutto il costume di Anna. Io mi agitavo invece nella parte del "revenant", non tra le più belle (quella scheletrica in particolare).
Un bravo sopratutto ad Ele di cui resterà notevole l'interpretazione, grazie anche a quel vestito, creazione di Gizza, che svolazza nelle scene più cariche di pathos.
La storia è macabra, non ha lieto fine, nello spirito sia della festività anglosassone che in quello "latino" del giorno dei morti, ma l'invito è sempre rivolto al sorriso su quanto potrebbe farci paura. Personalmente poi sono a favore del sincretismo delle culture: capisco chi si spaventa perchè una di queste in particolare, quella U.S.A. cioè, corre il rischio di diventar predominate e macdonaldizzarci tutti, ma bisogna accettarla e saperci difendere dai pericoli. O è forse un dono pericoloso, come quello che porta qui un untuoso Samedi? No, no....
Una curiosità: mi ero sempre rifiutato, ma per la prima volta in oltre cinque anni mi sono deciso a doppiare un personaggio, la voce di Zeligh/Samedi è difatti la mia.
domenica 25 ottobre 2015
Halloween 2015 a Matamata
Qualche immagine della nostra casa stegata, una dal video che si sta preparando per Halloween 2015; per i curiosi, la casa è qui:
http://maps.secondlife.com/secondlife/matamata/67/159/94
comprende mostro in cantina, nonché fantasmi e apparizioni varie ai piani superiori; a fianco c'è il vecchio cimitero di Halloween 2012 e dietro la palude in cui fa la sua sporadica apparizione il mostro della laguna nera. Il tempo è per lo più cattivo con frequenti temporali ("bombe d'acqua", secondo una brutta recente creazione giornalistica)
http://maps.secondlife.com/secondlife/matamata/67/159/94
comprende mostro in cantina, nonché fantasmi e apparizioni varie ai piani superiori; a fianco c'è il vecchio cimitero di Halloween 2012 e dietro la palude in cui fa la sua sporadica apparizione il mostro della laguna nera. Il tempo è per lo più cattivo con frequenti temporali ("bombe d'acqua", secondo una brutta recente creazione giornalistica)
Un tentativo di fuga |
la creatura! |
Ciack, si gira.... |
lunedì 5 ottobre 2015
Il Corsaro nero piange!...
Queste, famose, parole concludono il romanzo "Il Corsaro nero", scritto da Emilio Salgàri (ho sempre pronunciato "Sàlgari", ma era sbagliato) nel 1898. Dei romanzi di Salgàri che hanno contrassegnato la mia infanzia, quasi tutti con copertine illustrate in cartone e pagine in carta riciclata grigia, l'unica rilegata in tela - senza illustrazione - e fogli decenti all'interno, era "Il Corsaro Nero". Forse per questo mi metteva più soggezione degli altri e lo lessi tra gli ultimi... ma ne fui imediatamente affascinato, dalle avventure di Carmaux e Wan Stiller e dall'incontro con il tenebroso e infelice protagonista. Straziante l'ultima scena che si conclude con le parole di cui sopra. "Il Corsaro Nero piange!", che è pure il titolo di un libro, una raccolta di finali di romanzi. Non so se Salgari avesse già allora in mente una continuazione in cui scopriamo che la bella si è miracolosamente salvata, o se gli fu imposta dai lettori, per me comunque "Il Corsaro Nero" finiva lì, con tutto il suo carico di disperazione e infelicità, che comunque la continuazione non avrebbe modificato di molto: Salgari riempiva di storie d'amore le vicende dei suoi protagonisti, ma forse solo per il gusto di farle finire male, con la morte generalmente della bella.
La corsara che si vede brevemente nel prefinale versare una lacrimuccia, naturalmente è Iolanda, la figlia del Corsaro Nero... cosa dite? non c'era nel romanzo? Certo, non era ancora nata! Permettetemi la licenza, grazie.
Un ringraziamento particolare ad Alfonso Magno che ha gentilmente prestato la sua voce, chiara e distinta, alla lettura della breve introduzione.
Una ultima nota: da oltre un anno non facevo machinima e non aggiornavo il blog. In parte per mie altri impegni, ricerche storiche su una famigia di editori e su di un brigante molto noto un secolo fa... ma soprattutto perché sono stato male. Molto male, ma è passata. Non del tutto, ma è come se lo fosse.
Ecco il video:
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